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venerdì 8 gennaio 2010

INCLUSIONE SOCIALE DETENUTI: APPROVATO PROGRAMMA INTERVENTI

La Giunta Regionale ha approvato “Linee di intervento per l’inclusione sociale e lavorativa di soggetti, adulti e minori, sottoposti a provvedimento dell’autorità’ giudiziaria nella regione Basilicata” (P.O. F.S.E. Triennio 2010-2012).

L’iniziativa promossa dall’Assessorato alla Formazione, Lavoro, Cultura, Sport in sinergia con il Ministero della Giustizia Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria Provveditorato Regionale ed i Servizi Minorili Lucani dell’Amministrazione della Giustizia della Basilicata, ridisegna gli interventi in tema di Istruzione, Formazione ed Inserimento Lavorativo dentro e fuori i contesti penali attraverso la realizzazione di una articolata serie di azioni rivolte a detenuti, persone in esecuzione penale esterna ed ex-detenuti, minori ed adulti.
La delibera, che recepisce a distanza di poco più di un anno le linee guida emanate in materia a livello dipartimentale dal Ministero della Giustizia (Commissione Nazionale Consultiva e di Coordinamento per i Rapporti con le Regioni, gli Enti locali ed il volontariato - ufficio per l'attività di coordinamento, consulenza e supporto per i rapporti con le regioni, gli enti locali ed il terzo settore – D.A.P.) – spiega l’assessore Autilio - nasce al fine di promuovere più congrui livelli di sicurezza sociale superando l’attuale carattere prevalentemente assistenziale degli interventi erogati a favore dei cittadini sottoposti a provvedimento dell’autorità giudiziaria, promuovendo condizioni di cittadinanza attiva e pari opportunità.
Questo disegno programmatico trova immediato riscontro nel fatto che in Basilicata è già vigente un protocollo d’Intesa, stipulato tra la Regione ed il Ministro della Giustizia nell’ ottobre del 2004, nel quale la Regione assume formalmente l’impegno di mettere a disposizione le proprie strutture amministrative ed operative in materia di servizi sociali, sanità, istruzione, formazione professionale, lavoro, cultura sport e tempo libero per la realizzazione di progetti finalizzati al recupero ed alla reintegrazione sociale delle persone ristrette negli Istituti penitenziari, in esecuzione penale esterna ed in carico ai servizi minorili presenti sul territorio regionale.
Trova, inoltre, la sua corrispondenza negli Assi strategici del Programma Operativo del F.S.E. per il periodo di programmazione 2007-2013, ed in particolare negli obiettivi dell’Asse C – Inclusione sociale, che richiamano espressamente tra i destinatari delle azioni di intervento i detenuti, nella più ampia categoria dei “soggetti svantaggiati”.
“Il programma di interventi, - evidenzia ancora l’Assessore Autilio- intende perseguire l’obiettivo primario di costruire la rete istituzionale e sociale, attraverso la quale realizzare il modello inclusivo e solidale di comunità regionale, che sia ispirato ai principi della “humanitas” e della “societas” proclamati nei documenti costitutivi della Repubblica italiana e della Unione Europea. Nell’attuazione di questo disegno programmatico, mentre allo Stato spetta la titolarità dell’amministrazione della Giustizia e dell’esecuzione penale, con la gestione di quei servizi “intra moenia” che la legislazione penale chiama tecnicamente “elementi del trattamento” (istruzione, lavoro, attività culturali, attività sportive e ricreative, rapporti con la famiglia, contatti con il mondo esterno, ecc.), la Regione ha assunto il ruolo centrale di indirizzo, programmazione e di coordinamento delle politiche di inclusione rivolte a questa fascia di cittadini, ed alle Amministrazioni locali spetta il compito di portare ad attuazione quelle politiche, trasferendo sul territorio la capacità delle Istituzioni pubbliche di dare risposte efficaci ai bisogni di tali tipologie di cittadini e delle loro famiglie.”

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