“Dopo le recenti riforme riguardanti l'obbligo scolastico e formativo, e la scuola superiore con i nuovi indirizzi, il tavolo tecnico convocato dal Ministro Sacconi per il 17 febbraio prossimo con le parti sociali e le Regioni, sulle 'Linee Guida per la Formazione 2010', sicuramente per le Regioni non avrà nulla del confronto formale, nonostante la fretta manifestata dal Ministro Sacconi di chiudere con un’intesa prima delle elezioni regionali”. E’ quanto sostiene l’assessore alla F.P.-Cultura Antonio Autilio aggiungendo che “la formazione professionale, l’istruzione e il lavoro non possono essere piu' considerati come sistemi separati ma necessitano di strumenti per realizzare il percorso che dalla scuola dell'obbligo accompagni i nostri ragazzi, attraverso modalita' differenti, al mondo del lavoro".
“L’anno 2009 – evidenzia ancora l’assessore – è stato l’anno nel quale si è riflessa in maniera evidente la situazione congiunturale determinata dalla crisi economica iniziata nel 2008 che ha investito anche la regione Basilicata con un consistente impatto sulle politiche della formazione che ha riguardato aspetti della programmazione e l’attuazione del P.O. FSE 2007-2013. Tra le azioni più rilevanti – dice Autilio – messe in campo per fronteggiare la crisi e sostenere imprese e lavoratori, vorrei ricordare l’Accordo Governo-Regioni in merito agli interventi e le misure anticrisi con riferimento al sostegno del reddito e delle competenze che ha orientato una quota non trascurabile del P.O. FSE del sessennio imponendo la messa in cantiere di specifiche iniziative anticicliche alcune delle quali sono state anticipate dalla Regione già nel corso del 2008 come l’attivazione di aiuti all’occupazione per le imprese che avrebbero assunto a tempo indeterminato giovani diplomati e laureati, donne, lavoratori espulsi dal mercato del lavoro. Per le Regioni obiettivo centrale per il 2010 deve essere dunque quello di un rinnovato sistema di istruzione e formazione professionale in grado di superare la frammentazione e la concezione della formazione in “filiere” per passare a quella dei “percorsi” di apprendimento permanente e l’acquisizione di competenze che siano sufficientemente flessibili e adattabili alle esigenze formative, educative e professionali dei singoli e del mercato del lavoro”.
“L’anno 2009 – evidenzia ancora l’assessore – è stato l’anno nel quale si è riflessa in maniera evidente la situazione congiunturale determinata dalla crisi economica iniziata nel 2008 che ha investito anche la regione Basilicata con un consistente impatto sulle politiche della formazione che ha riguardato aspetti della programmazione e l’attuazione del P.O. FSE 2007-2013. Tra le azioni più rilevanti – dice Autilio – messe in campo per fronteggiare la crisi e sostenere imprese e lavoratori, vorrei ricordare l’Accordo Governo-Regioni in merito agli interventi e le misure anticrisi con riferimento al sostegno del reddito e delle competenze che ha orientato una quota non trascurabile del P.O. FSE del sessennio imponendo la messa in cantiere di specifiche iniziative anticicliche alcune delle quali sono state anticipate dalla Regione già nel corso del 2008 come l’attivazione di aiuti all’occupazione per le imprese che avrebbero assunto a tempo indeterminato giovani diplomati e laureati, donne, lavoratori espulsi dal mercato del lavoro. Per le Regioni obiettivo centrale per il 2010 deve essere dunque quello di un rinnovato sistema di istruzione e formazione professionale in grado di superare la frammentazione e la concezione della formazione in “filiere” per passare a quella dei “percorsi” di apprendimento permanente e l’acquisizione di competenze che siano sufficientemente flessibili e adattabili alle esigenze formative, educative e professionali dei singoli e del mercato del lavoro”.
Per questa ragione – aggiunge Autilio – condivido la proposta dell’on. Augusto Di Stanislao di convocare gli stati generali della Formazione, dell’istruzione e del lavoro, per costruire insieme il futuro della formazione nel Paese, identificando congiuntamente gli obiettivi operativi e gli strumenti per rendere il sistema formativo e del lavoro pronto ad affrontare tutte le sfide della globalizzazione. Un percorso che ci porterà a definire accordi regionali sull’impianto nazionale tutto ancora da valutare”.
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