“Il successo di pubblico agli spettacoli che si sono svolti a Satriano e a Sasso nello scorso fine settimana nell’ambito della rassegna “Le Valli del Teatro” conferma la validità dell’iniziativa messa in campo da alcuni comuni del Melandro-Val d’Agri a cui quest’anno si è aggiunto quello di Stigliano per portare il teatro di qualità in periferia”. E’ quanto sostiene l’assessore regionale alla Cultura Antonio Autilio
Di qui – continua l’assessore – l’individuazione dei “macro settori”, teatro e musica, entro i quali sono state definite specificità ed aree tematiche che caratterizzano ciascuna proposta progettuale. Per il teatro la scelta è ricaduta sulla produzione o promozione riferite al teatro contemporaneo, a lavori legati alla diffusione del repertorio e alla valorizzazione di nuovi autori e nuovi talenti, di promozione del teatro sul territorio; per la musica i progetti riguardano invece la sperimentazione musicale, la valorizzazione e la promozione della musica sul territorio, la promozione di nuove fasce di pubblico, la formazione e la valorizzazione di giovani talenti. Quanto alle metodologie di intervento sono stati privilegiati progetti che tendano da un lato a favorire un percorso di riappropriazione di identità culturale del territorio e dall’altro a provocare commistioni culturali tra i linguaggi volti alla diffusione e alla trasmissione della creatività artistica contemporanea. Solo una terra ancora autentica come la Basilicata – conclude l’assessore – può essere incubatrice di tali contaminazioni in grado di esprimere e di interpretare le tematiche più significative del mondo contemporaneo”.
sottolineando “l’impegno delle Amministrazioni Comunali di Marsicovetere, Moliterno, Sant’Arcangelo, Sasso, Satriano, Stigliano che attraverso la direzione artistica di Domenico De Rosa hanno dimostrato che la cultura non è un elemento secondario. Di rilievo in proposito – ha aggiunto – è l’esempio di “saggio” utilizzo di una parte delle royalties derivanti dal petrolio per incidere sulla qualità della vita dei cittadini. Non va sottovalutato il problema finanziario, basti pensare che dalla Direzione Generale per lo Spettacolo dal vivo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali lo scorso anno sono stati erogati appena 200 mila euro per finanziare il programma di attività di teatro e musica approvato dalla Regione e co-finanziato oltre che dalla Regione da Upi e Anci.
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