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martedì 26 gennaio 2010

INCLUSIONE SOCIALE: PRESENTATO PROGRAMMA REGIONE


Un Programma di intervento per l’inclusione sociale e lavorativa di soggetti, adulti e minori, sottoposti a provvedimento dell’autorità’ giudiziaria nella regione Basilicata, che prevede una spesa triennale di 8 milioni 840 mila euro (di cui 2 milioni 940 mila euro nella prima annualità 2010) è stato illustrato oggi ai giornalisti in un incontro al quale hanno partecipato l’assessore regionale alla Formazione-Lavoro Antonio Autilio, la dirigente generale del Dipartimento Maria Teresa Lavieri, il dott. Pietro Guastammachia per il Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria della Basilicata, il dott. Angelo MELI Direttore del Centro per la Giustizia Minorile per la Calabria e la Basilicata, insieme ad altri dirigenti e funzionari dell’Amministrazione Penitenziaria e Giudiziaria, e l’assessore provinciale di Matera Auletta.
Le azioni del Programma – il primo in Italia per complessità di attività e per consistenza di finanziamenti messi a disposizione – riguardano in dettaglio tre aree: orientamento, istruzione e formazione che prevedono da semplici corsi di scuola del’obbligo sino a corsi di formazione specialistica; l’inserimento lavorativo con progetti di lavoro dipendente, autonomo e “on the Job”; azioni di accompagnamento e di comunicazione.
Sul piano metodologico – è stato sottolineato nella conferenza stampa – le novità principali consistono nella sinergia di cooperazione tra istituti ed organismi dell’Amministrazione Giudiziaria e la Regione che di recente ha ricostituito la Commissione Regionale per il lavoro Penitenziario e la strategia decisa che ruota intorno all’obiettivo di far diventare i tre istituti di pena a cui si aggiunge la Comunità di Prima Accoglienza per minori e i centri di servizi operanti in Basilicata da “contenitori” a strutture di servizio per l’intera comunità regionale.
Anche per l’inclusione sociale come è già accaduto per la scuola e gli ammortizzatori sociali la Regione – ha spiegato l’assessore Autilio – si sostituisce alla carenza di interventi finanziari dello Stato investendo fondi del P.O. FSE 2007-2013 per dare risposte efficaci ai bisogni di tipologie specifiche di cittadini e delle loro famiglie. Il lavoro – ha aggiunto – rappresenta indubbiamente l’elemento più rilevante per attuare efficacemente qualsiasi intervento di inclusione sociale. Quanto all’attuazione degli interventi del Programma, la Regione – ha spiegato l’assessore – procederà all’affidamento delle attività di formazione agli enti di settore e in parte alle Agenzie Provinciali Apof-Il di Potenza e Ageforma di Matera.
Il dott. Guastamacchia ha sottolineato che da parte dell’Amministrazione Penitenziaria è stata fatta una scelta di campo, con uno sforzo che va oltre la gestione dell’emergenza, per dare risposte al problema della recidività. In sostanza per evitare il ritorno in carcere – ha continuato – diventa essenziale garantire diritti di cittadinanza attiva a quanti sono detenuti o in attesa di giudizio e a quanti hanno scontato la pena. Il programma – ha aggiunto - intende dunque implementare più congrui livelli di sicurezza sociale superando l’attuale carattere prevalentemente assistenziale degli interventi erogati a favore dei cittadini sottoposti a provvedimento dell’autorità giudiziaria, promuovendo condizioni di cittadinanza attiva e pari opportunità.
Il dott. Meli nel sottolineare che i dati della devianza minorile in Basilicata sono piuttosto contenuti (sono circa 300 i ragazzi di cui ci si occupa come Istituto per Minori) la situazione non va sottovalutata rafforzando ogni azione di prevenzione del disagio.
La particolare fattibilità del programma nel territorio regionale – è stato evidenziato – si riscontra nella contenuta dimensione della realtà penitenziaria in Basilicata (a giugno 2009 sono 626 i detenuti), gli Uffici di Esecuzione Penale Esterna di Potenza e di Matera (342 soggetti in carico), i Servizi Minorili di Giustizia (295 minori-giovani adulti).

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