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martedì 2 febbraio 2010

ASSESSORE AUTILIO: UN PATTO TRA ISTITUZIONI ED EDUCATORI

Un Patto tra istituzioni ed educatori, contribuendo come Regione a rafforzare azioni ed attività contro la dispersione scolastica e per la formazione culturale e civile dei nostri ragazzi: è la proposta presentata dall’assessore regionale alla Formazione-Lavoro-Cultura, Antonio Autilio, che ha partecipato ai lavori del convegno “Educazione: sfida e coraggio” che si è svolto nell’Aula Magna dell’Università degli Studi della Basilicata.
“Si tratta – ha evidenziato l’assessore - di costruire una “rete” sempre più sinergica tra Regione, enti locali, istituzioni scolastiche, associazioni dei genitori e di volontariato che si occupano a vario titolo di problemi giovanili, per rendere ancora più efficaci gli interventi ed estenderli a tutti i campi di vita ed interesse dei giovani. Noi ci siamo posti di fronte agli educatori (genitori e docenti) per aiutarli in questa delicatissima funzione con la convinzione che l’educazione sia prima di tutto un dono gratuito che la società, la scuola e la famiglia, offrono al ragazzo e che, di fronte alla situazione attuale di profonda crisi del modello educativo che ha accompagnato la crescita delle ultime generazioni, sia necessaria una comune e condivisa visione del processo educativo che consenta, in particolare ai docenti, di muoversi serenamente nella propria azione quotidiana con la certezza di avere il consenso di quella componente genitori cui la Costituzione affida il diritto dovere all’educazione dei figli”.
Autilio ha quindi illustrato le azioni previste dal Programma per la qualificazione, il rafforzamento e l’ampliamento dell’offerta formativa scolastica rivolte sia ai docenti attraverso attività formative e di aggiornamento, l’impiego di nuove tecnologie didattiche e di laboratorio, che agli studenti.
Quanto ai progetti che riguardano i giovani, un’attenzione particolare – ha detto l’assessore – è rivolta alle azioni di contrasto e prevenzione delle cause del disagio giovanile. Abbiamo promosso, nello specifico, percorsi finalizzati a contrastare il fenomeno dilagante delle dipendenze e dei fenomeni di violenza di genere e violenza giovanile, attraverso l’attivazione di momenti di informazione e di confronto tra ragazze e ragazzi, l’indicazione di servizi di aiuto alla persona. Puntiamo inoltre a favorire progetti di legalità intesa come apprendimento allo scopo di rendere visibile, partendo dall’esperienza e dalla riflessione degli studenti, il confine tra legalità ed illegalità, offrendo modelli di comportamento fondati sui principi della convivenza vivile e del rispetto delle regole. La sfida che viene lanciata ai giovani lucani – ha concluso Autilio - è quella che li richiama ad una netta assunzione di responsabilità, sostenuta dall’Istituzione regionale e fondata su un piano di pari dignità, fatto di obiettivi comuni.

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